Formazione e Tecnologia

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Copiare un file quando server con un RMM.

Copiare un file quando server con un RMM.

Una delle cose belle nell’usare un RMM, in particolare Datto RMM, è quella di poter creare dei monitor personalizzati per i propri usi, quando dico creare intendo scrivere da zero gli script Powershell che eseguono le verifiche ed innescano allarmi ed azioni.

Talvolta un monitor può aver bisogno di un aiuto esterno per eseguire il proprio lavoro, ad esempio gli eseguibili di software di analisi dei dischi, di misurazione della banda, di raccolta delle temperature, etc. La quasi totalità di questi file sono di tipo portable e costituiti da un semplice eseguibile da posizionare in qualche cartella del computer.

Le opzioni in questo caso possono essere diverse:

  1. copiare a mano il file nel computer;
  2. eseguire un componente per l’RMM che posiziona il file;
  3. generare un errore nel monitor che, come soluzione, avvia un componente che posiziona il file.

La prima soluzione è per noi esclusa a priori, avere un RMM e poi dover fare una copia mano dei file non è tollerabile.

Le restanti situazioni si assomigliano tra loro per il fatto che lo script da eseguire è sostanzialmente il medesimo, può sembrare che il lanciare gli script a mano sia equivalente al copiare i file a mano, ma non è proprio la medesima cosa.

Per la seconda opzione è possibile selezionare con un filtro tutti i computer su cui distribuire il file e configurare la procedura del RMM per eseguire gli script in contemporanea su tutti i… Continua a leggere

Ricerca di parole chiave in file di tracciamento complessi.

Ricerca di parole chiave in file di tracciamento complessi.

Nel corso della giornata digitale può essere necessario raccogliere informazioni su specifiche situazioni e l’unica strada per farlo è analizzare corpulenti file di tracciamenti alla ricerca di specifiche parole. La necessità può essere legata a tante altre situazioni che necessitano di individuare specifiche stringhe di testo in specifici file di testo.

Nel corso degli anni ci siamo trovati a scrivere di volta in volta delle procedure di estrazione all’interno dei singoli script realizzati per avere allarmi o innescare altre procedure, fino a quando abbiamo iniziato a muoverci con le funzioni e i moduli di Powershell.

Il risultato finale è una funzione inserita in un modulo Powershell installato sui computer e specializzato nell’estrapolazione di contenuti specifici in file testuali o in output complessi di altri programmi o dello stesso Powershell.

Oggi abbiamo deciso di estrarre una di queste funzioni di base dal suo modulo e condividerne il funzionamento, che in futuro sarà necessario per altri contenuti che stiamo per rilasciare.

Tabella dei Contenuti

Obiettivo della funzione di ricerca

Per le tipiche finalità da noi utilizzate è frequente la ricerca di parole o frasi chiave in un file di tracciamento di un programma, al fine di isolare alcuni stati del suo funzionamento, come ad esempio avere una segnalazione se un backup BCDR è in esecuzione da un tempo superiore a quanto stimato. Per eseguire tale controllo è necessario sapere quando il salvataggio è iniziato e da quanto tempo è… Continua a leggere

Il tempo dei contenuti del disco è un concetto relativo.

Il tempo dei contenuti del disco è un concetto relativo.

Esistono degli elementi del sistema operativo che consideriamo inalterabili, come ad esempio le date di creazione, accesso e modifica di file e cartelle. La realtà è ben diversa, infatti anche questi elementi possono essere modificati a proprio piacimento.

La domanda è perché dovrei modificare queste date, nel nostro caso la risposta è semplice, usando le cartelle come semafori di controllo di alcuni script, può capitare di dover determinare se lo script stesso è stato eseguito non prima di un certo periodo di tempo. File e cartelle come semafori sono una strategia molto rapida per assolvere a questa necessità e la possibilità di alterare le date di creazione evita di dover cancellare e ricreare l’oggetto, permettono in questo modo di conservare all’interno della cartella semaforo anche delle informazioni raccolte dallo script o altri elementi necessari per la sua esecuzione.

È importante quando si usano un modo massivo degli script eseguiti da RMM, dallo schedulatore o in altro modo, raccogliere tutte le informazioni in un percorso preciso del disco, evitando di spargerle in locazioni casuali.

Acquisire le date di file e cartelle

Le date associate ai contenuti di Microsoft Windows sono tre:

  • LastWriteTime – Ultima scrittura del file/cartella;
  • LastAccessTime – Ultimo accesso al file/cartella;
  • CreationTime – Creazione del file/cartella.

L’utilizzo dei cmdlet Get-Item e Select-Object opportunamente abbinati in pipeline permette di ottenere tutte le informazioni su questi tre valori e non solo.

Per un folder:

				
					get-item -Path "C:\TempAem\Bandwidth\"&hellip; <a class="more-link" href="https://www.epolenghi.education/blog/modificare-le-date-di-file-e-cartelle-usando-powershell/">Continua a leggere<span class="meta-nav">&rarr;</span></a>
Un disco pulito velocizza il lavoro.

Un disco pulito velocizza il lavoro.

Il tema della rimozione dei contenuti superflui dai dischi di Windows è spesso sottovalutato, tuttavia con il passare del tempo si può trasformare in un problema serio, abbiamo affrontato l’argomento del cosa riempie i dischi in un altro articolo e adesso è il momento di fare un passaggio ulteriore verso l’automatizzazione della pulizia di una parte di contenuti superflui.

Da Microsoft Windows 10 è diventato disponibile lo Storage Sense (Sensore di Memoria), uno strumento che opportunamente configurato si occupa di svolgere alcune cancellazioni:

  • file temporanei ed alcuni elementi di sistema residui;
  • file temporanei associati alle applicazioni non utilizzate da tempo;
  • file vecchi dalla cartella Downloads;
  • file di vecchia cancellazione dal cestino.

La configurazione dello Storage Sense dal suo pannello di gestione è semplice ed offre alcune opzioni di intervento; tuttavia, ogni profilo utente del computer ha una propria configurazione, legata alle esigenze del suo utilizzatore.

Configurare lo Storage Sense comporta il collegarsi ad ogni singolo computer e ad ogni utente del computer, per poter applicare la configurazione richiesta, un’operazione lunga e molto noiosa, che implica anche di avere la disponibilità da parte dell’utente di accedere al computer sottostando ai suoi orari.

La disponibilità di un Dominio Active Directory permette di impostare la configurazione di questo elemento utilizzando delle policy; tuttavia, non è un fatto certo che i computer siano collegati ad un dominio e che vi sia l’intenzione di utilizzare le policy; infatti, il… Continua a leggere

Gestire da remoto le configurazioni di Windows con i registri utente.

Gestire da remoto le configurazioni di Windows con i registri utente.

I registri di sistema di Microsoft Windows sono uno strumento importante per la gestione da remoto di diverse configurazioni, possiamo infatti asserire che dalla loro esistenza ad oggi una considerevole quota delle configurazioni del sistema operativo e del profilo utente sono salvate in questa struttura.

Il sapere dopo una certa configurazione è salvata rende possibile eseguire molte configurazioni attraverso i sistemi RMM senza dover accedere al computer/server usando le interfacce grafiche, questo significa poter operare sui sistemi con il semplice requisito che siano accessi e di conseguenza poter gestire molteplici configurazioni in modo contemporaneo su più sistemi.

Questa modalità operativa trova tuttavia un limite in quelle configurazione che sono associate ai registri utente, un gruppo di registri che è raggiungibile solo dal profilo utente, almeno in apparenza; pertanto, l’esecuzione di procedure con profili diversi da quello interessato conduce all’applicazione delle stesse su utenti sbagliati.

Non sempre la possibilità di eseguire procedure remote con le autorizzazioni dell’utente collegato è una soluzione; infatti, è necessario attendere che l’utente si sia collegato ed essere certi che lo sia.

Tabella dei Contenuti

I registri utente

I registri dell’utente collegato sono quelli raggruppati in HKEY_CURRENT_USER, una procedura eseguita dall’utente SYSTEM avrà accesso al raggruppamento di SYSTEM e non dell’utente, a questo punto sembrerebbe che non ci siano alternative.

I registri utente sono una proiezione degli USER SID ubicati nel percorso dei registri HKEY_USERS, questo significa che ogni… Continua a leggere